CLUB AGRICOLTORI









MAL DELLO STACCO DEL
NOCCIOLO

MAL DELLO STACCO:

Sintomatologia

Danni prodotti

Chimico

VOCI CORRELATE:




ALTRE MALATTIE


MAL DELLO STACCO DEL NOCCIOLO:


TIPO DI PATOGENO:

fungo BIOLOGIA:

Il fungo penetra attraverso lesioni;
si riscontra in vecchi noccioleti o su piante debilitate
(mancanza d'acqua, attacchi d'insetti).
ORGANI VEGETALI SOGGETTI ALL'ATTACCO:
Astoni, tronco, branche, polloni.



SINTOMATOLOGIA:
Sulla corteccia di astoni, tronco, branche e polloni compaiono macchie irregolari di quali cm di diametro,
bruno-rossastre dovute alla necrosi (morte) dei tessuti sottostanti, da cui si evidenziano grumi gommosi rosso-arancione.
La necrosi si può allargare fino a formare un anello intorno al pollone per cui la parte sovrastante dissecca rapidamente;
oppure interessa solo una parte della circonferenza per cui la parte sana continua a crescere
ma il pollone o il ramo perde la sua resistenza meccanica e si spezza in modo caratteristico (da cui il nome "mal dello stacco").
DANNI PRODOTTI:
Deperimento delle piante soprattutto per quelle allevate a cespuglio
dove il ruolo dei polloni nel rinnovo della struttura è fondamentale.
Le piante colpite sono poco vigorose con disseccamento di rami e foglie.
Difesa fitosanitaria
Mal dello stacco - difesa con metodo integrato
Epoca e modalità
Mezzi di controllo
Agronomico:
sostituire i vecchi impianti debilitati;
preferire l'allevamento monocaule;
effettuare concimazioni ed irrigazioni equilibrate;
effettuare un'idonea sistemazione del terreno;
eliminare le parti infette.

CHIMICO:
in caso di infezioni molto gravi intervenire alla fine dell' estate ed alla ripresa vegetativa.
composti rameici Mal dello stacco - difesa con metodo biologico Fase fenologica
fine estate - inizio autunno ripresa vegetativa Modalità di campionamento e soglia di intervento Campionamento:
- controllare visivamente la presenza di questa fitopatia nel noccioleto.
Soglia di intervento: - intervenire in caso di presenza accertata di infezioni prodotte da questo agente fungino.
Interventi complementari sostituire i vecchi impianti molto debilitati, poiché,
in genere la malattia in questione si insedia su piante già debilitate per svariate cause avverse;
acquistare materiale di propagazione certificato ai sensi della vigente normativa fitosanitaria;
effettuare idonee sistemazioni idraulico-agrarie, tali da evitare ristagni idrici nel terreno;
evitare una eccessiva fittezza dell' impianto;
effettuare irrigazioni e concimazioni equilibrate,
basate, queste ultime sul risultato di analisi del terreno non antecedenti a cinque anni;
eliminare, nel corso delle operazioni di potatura invernale, i rami o i polloni infetti;
disinfettare opportunamente gli attrezzi da pota nel passaggio da una pianta all'altra, potando per ultime le piante infette;
disinfettare e proteggere in maniera idonea le grosse superfici di taglio e le ferite evidenti dovute ad eventi meteorici avversi;
evitare lesioni provocate da attacchi di insetti, controllando opportunamente questi ultimi.
Principi attivi, ausiliari e altri mezzi composti rameici composti rameici + olio di paraffina
Note Tenere presente che in caso di presenza concomitante nel noccioleto di questa fitopatia e delle batteriosi,
allorché sarà necessario intervenire ulteriormente con i composti rameici.
La disinfezione e la protezione delle grosse superfici di taglio e delle lesioni evidenti agli organi legnosi.