SINTOMATOLOGIA: Sulla corteccia di astoni, tronco, branche e polloni compaiono macchie irregolari di quali cm di diametro, bruno-rossastre dovute alla necrosi (morte) dei tessuti sottostanti, da cui si evidenziano grumi gommosi rosso-arancione. La necrosi si può allargare fino a formare un anello intorno al pollone per cui la parte sovrastante dissecca rapidamente; oppure interessa solo una parte della circonferenza per cui la parte sana continua a crescere ma il pollone o il ramo perde la sua resistenza meccanica e si spezza in modo caratteristico (da cui il nome "mal dello stacco").
DANNI PRODOTTI: Deperimento delle piante soprattutto per quelle allevate a cespuglio dove il ruolo dei polloni nel rinnovo della struttura è fondamentale. Le piante colpite sono poco vigorose con disseccamento di rami e foglie.
Difesa fitosanitaria
Mal dello stacco - difesa con metodo integrato
Epoca e modalità
Mezzi di controllo
Agronomico:
sostituire i vecchi impianti debilitati;
preferire l'allevamento monocaule;
effettuare concimazioni ed irrigazioni equilibrate;
effettuare un'idonea sistemazione del terreno;
eliminare le parti infette.
CHIMICO:
in caso di infezioni molto gravi intervenire alla fine dell'
estate ed alla ripresa vegetativa.
composti rameici
Mal dello stacco - difesa con metodo biologico
Fase fenologica
fine estate - inizio autunno ripresa vegetativa
Modalità di campionamento e soglia di intervento
Campionamento: - controllare visivamente la presenza di questa fitopatia nel noccioleto.
Soglia di intervento: - intervenire in caso di presenza accertata di infezioni prodotte da questo agente fungino.
Interventi complementari
sostituire i vecchi impianti molto debilitati, poiché, in genere la malattia in questione si insedia su piante già debilitate per svariate cause avverse;
acquistare materiale di propagazione certificato ai sensi della vigente normativa fitosanitaria;
effettuare idonee sistemazioni idraulico-agrarie, tali da evitare ristagni idrici nel terreno;
evitare una eccessiva fittezza dell' impianto;
effettuare irrigazioni e concimazioni equilibrate, basate, queste ultime sul risultato di analisi del terreno non antecedenti a cinque anni;
eliminare, nel corso delle operazioni di potatura invernale, i rami o i polloni infetti;
disinfettare opportunamente gli attrezzi da pota nel passaggio da una pianta all'altra, potando per ultime le piante infette;
disinfettare e proteggere in maniera idonea le grosse superfici di taglio e le ferite evidenti dovute ad eventi meteorici avversi;
evitare lesioni provocate da attacchi di insetti, controllando opportunamente questi ultimi.
Principi attivi, ausiliari e altri mezzi
composti rameici composti rameici + olio di paraffina
Note
Tenere presente che in caso di presenza concomitante nel noccioleto di questa fitopatia e delle batteriosi, allorché sarà necessario intervenire ulteriormente con i composti rameici. La disinfezione e la protezione delle grosse superfici di taglio e delle lesioni evidenti agli organi legnosi.
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