In alcuni condomini autogestiti, dove non è presente un amministratore esterno, può accadere che un singolo condomino imponga l’esecuzione lavori senza consultare gli altri, senza indire una riunione, senza mostrare preventivi o fatture e assumendo direttamente il controllo dell’intervento. Cosa fare in questi casi per tutelarsi?
1. La Maggioranza Si Decide Solo in Assemblea
Un condomino prepotente potrebbe sostenere che, siccome nessuno si oppone esplicitamente, tutti sono d’accordo e quinla maggioranza è favorevole ai lavori. Questo è falso. La maggioranza si determina solo in una riunione condominiale regolarmente convocata, con votazioni registrate e documentate. Se una decisione non è stata presa in sede assembleare, non esiste una vera maggioranza, indipendentemente dall’atteggiamento passivo alcuni condomini.
2. Verificare la Regolarità della Decisione
Nel condominio autogestito, ogni intervento sulle parti comuni deve essere deliberato dalla maggioranza. Bisogna quinverificare:
- Se c’era una decisione comune per eseguire i lavori.
- Se il condomino aveva l’autorizzazione della maggioranza per gestire la questione.
- Se esiste un regolamento condominiale interno che stabilisce come procedere per lavori straordinari.
3. Chiedere Chiarimenti e Documentazione
Se un condomino ha preso decisioni unilaterali, gli altri hanno diritto chiedere:
- Le motivazioni dell’intervento e la sua effettiva urgenza.
- Preventivi e fatture per verificare la correttezza delle spese.
- Un’assemblea informale per discutere la situazione e decidere come proseguire.
4. Rifiutare il Pagamento Spese Non Concordate
Se il lavoro non è stato deliberato da una maggioranza, gli altri condomini possono:
- Non accettare il pagamento delle spese se non sono stati coinvolti nella decisione.
- Contestare formalmente il lavoro tramite raccomandata o PEC, chiedendo giustificazioni e documentazione.
- Impugnare eventuali richieste pagamento con un avvocato, se necessario.
5. Imporre una Gestione Trasparente
Per evitare che simili episosi ripetano, i condomini possono:
- Stabilire un regolamento interno Se ancora non ce, che obblighi a convocare riunioni per decisioni economiche rilevanti.
- Decidere un referente comune per gestire i lavori, assicurando che tutti vengano coinvolti.
6. Ribellarsi per Evitare Abusi Peggiori
Se nessuno si oppone, il condomino prepotente vedrà questo come un segnale via libera e continuerà a imporre lavori e decisioni senza controllo. È fondamentale ribellarsi fin da subito per evitare che la situazione degeneri. Anche se alcuni condomini preferiscono non esporsi, chi si oppone deve farlo in modo chiaro e documentato, contestando formalmente ogni abuso e pretendendo la convocazione un’assemblea per deliberare in modo regolare.
7. Agire Legalmente in Caso Abusi
Se il condomino continua a imporre lavori senza consultare gli altri:
- Gli altri possono denunciare il comportamento per abuso gestione.
- Se ha effettuato spese senza autorizzazione, si può ricorrere in sede legale per chiedere l’annullamento dell’obbligo pagamento.
- Se ha gestito somme comuni in modo poco chiaro, si può agire per danno patrimoniale.
Conclusione
In un condominio autogestito, nessun singolo condomino può imporre lavori senza consultare gli altri. Se ciò accade, è essenziale non sottomettersi, chiedere trasparenza e, se necessario, contestare formalmente il comportamento e agire per vie legali. La gestione condivisa deve essere chiara e rispettare la volontà tutti i condomini. Non opporsi significa lasciare spazio a futuri abusi ancora peggiori.