L’anoressia (dal greco antico : ἀνορεξία / anoressia , “mancanza di appetito”) è un sintomo che corrisponde alla perdita di appetito . Quando la perdita di appetito è parziale, si parla di iporessia. Il termine è usato impropriamente per riferirsi all’anoressia nervosa , che è un disturbo psicopatologico complesso e specifico durante il quale non si verifica perdita di appetito ma al contrario una lotta attiva contro la fame e l’assorbimento del cibo. Il termine è spesso usato anche quando l’individuo mantiene l’appetito ma non può mangiare a causa di sensazioni simili alla nausea o al disgusto per il cibo; il termine disfagia sembrerebbe allora appropriato ma la sua definizione medica è più restrittiva anche se talvolta si parla di disfagia capricciosa in casi di origine emotiva. L’anoressia è spesso accompagnata da tali sentimenti nauseanti a causa delle molteplici cause comuni ad entrambe le condizioni. L’anoressia può essere causata da una polmonite e può corrispondere a “una disfunzione neuroimmunologica della segnalazione intestino-cervello”
L’anoressia non è specifica dell’uomo, è ben nota ai veterinari ed è stata dimostrata anche durante ricerche sui topi .
L’anoressia è uno dei tre principali sintomi di cambiamenti nella salute generale . È un sintomo le cui cause possono essere estremamente varie.
L’anoressia può essere causata da diverse malattie organiche come tumori, un gran numero di infezioni batteriche o virali, disturbi del metabolismo, ecc .
Può anche avere cause psicologiche: depressione, ansia, temi di alcune psicosi e nevrosi, shock emotivo.
Può anche trattarsi di un effetto avverso indotto da un certo numero di farmaci o altri prodotti attivi: anfetamine e farmaci correlati, antidepressivi, antibiotici, stimolanti vari o, al contrario , dall’astinenza da alcuni altri: cannabis, corticosteroidi. Infine, diverse cause difficilmente classificabili possono causare anche l’anoressia: allenamento fisico, mal di montagna acuto, periodo postoperatorio di una tonsillectomia o adenoidectomia, ipervitaminosi D , ipervitaminosi A, carenza di vitamina B1, B6, B8, zinco. Nessuno di questi elenchi è esaustivo.
